
Sembra esistere da sempre nella cultura umana una forte correlazione tra il divino e le moltitudini di corpi celesti vicini e lontani che ci circondano nello spazio. Baste osservare come in molte religioni, culture, miti e leggende terrestri ogni pianeta impersonifica un Dio che "dall'alto" influisce continuamente sulla vita della razza umana. Anche le varie dimensioni esistenziali descritte in molteplici culture moderne ed antiche sono state comunemente chiamate con lo stesso nome dei pianeti che fanno parte del nostro sistema solare; dimensione (o cielo) di Giove, di Saturno, di Marte etc.
Altresì è anche vero che molti ricercatori esoterici moderni come Franz Bardon o Rudolf Steiner non indicano i pianeti stessi come il punto centrale del cielo di appartenenza ma come il confine entro il quale agisce quel determinato cielo con il proprio influsso. Quest'area di azione è ben definita, parte dal sole e arriva fino all'orbita del pianeta. Quindi il cielo di Saturno per esempio partendo dal Sole arriva fino alla sua orbita che rappresenta un confine al di là del quale il cielo di Saturno con tutti i suoi influssi non agisce più nello spazio "direttamente" su ciò che incontra. Paradossalmente quindi il pianeta materiale che osserviamo con gli occhi non ha più le caratteristiche di quel determinato cielo perchè nel luogo esatto dove l'influsso che parte dal Sole finisce si crea un incontro tra due forze quella solare ed una opposta che è data dallo spazio stesso; come due correnti marine si incontrano e creano un mulinello o un vortice così due forze non fisiche opposte creano, se vogliamo chiamarlo così, un "vuoto quantico" che tramite la gravità, attira materia intorno ad esso creando nel tempo il pianeta fisico osservabile.
Il pianeta Giove per l'astronomia è un corpo celeste posto su un orbita intorno al Sole, in verità ciò che Giove rappresenta si trova in un area che dal Sole arriva fino all'orbita dello stesso, quindi se volessimo visualizzare questa zona osservando il sistema solare lateralmente (non dall'alto come nelle comuni rappresentazioni scolastiche) la vedremmo come una sfera lenticolare con al centro il Sole e i limiti esterni all'orbita del pianeta. In tutta quest'area agisce l'influsso del cielo di Giove che ha specifiche e mirate caratteristiche diverse da quelle degli altri pianeti.
Per questo motivo il nostro pianeta è soggetto a vari influssi diversificati che influenzandosi a vicenza dando vita ad una serie di eventi che creano la realtà organica ed inorganica che tutti conosciamo; Il cielo di Saturno contiene ed interpenetra il cielo di Giove, Marte etc. Il cielo di Giove contiene ed interpenetra il cielo di Marte, Venere etc. e cosi via in un serie di influenze interplanetarie a catena che agiscono l'una sull'altra amplificandosi o indebolendosi a vicenda. Questo avviene per tutto il Sistema Solare compresi i pianeti interni, quelli cioè posti tra la Terra ed il Sole; il cielo di Venere per esempio sembrerebbe agire esclusivamente dal Sole fino all'orbita venusiana escludendo cosi il pianeta Terra posto esternamente all'orbita oltre la quale non c'è piu influsso, ma in realtà l'area eterica del cielo di Venere è contenuta nell'area eterica di tutti gli altri pianeti, esistendo in essi li influenza rilasciando le propre caratteristiche che agiscono anche sulla Terra fino ai confine del Sistema Solare. I pianeti Venere e Mercurio per la loro posizione posta tra Sole e terra sono denominati appunto Pianeti Interni mentre tutti gli altri sono Pianeti Esterni.
Tutto nasce dal Sole, i pianeti fisici sono una conseguenza dei fondamentali influssi spirituali che creano la materia; così come le ombre cinesi non esisterebbero senza le mani e la fonte di luce che le compongono così senza influssi spirituali non esisterebbe la materia che crea il Sistema Solare.
Secondo "Il modello standard" della moderna astronomia il Sistema Solare si è andato a creare da una nube di materia, gas e polveri che a causa della gravità ha incominciato a collassare e ad appiattirsi sotto forma di disco, acquistando contemporaneamente un movimento di rotazione rispetto ad un punto centrale dato dal Sole. Attorno alla nostra stella gli urti delle particelle in caduta crearono altri punti di aggregazione addensandosi, sempre in rotazione rispetto alla massa centrale, con tendenza a distribuirsi sul piano mediano. Questi punti di aggregazione erano gli embrioni dei pianeti, i cosìdetti Protopianeti. Il modello standard non spiega però che cosa dia inizio al collasso. Non sempre la formazione di una stella inizia in maniera "osservabilmente" spontanea e ciò che realmente muove i fili della creazione ancora la tecnologia non riesce ad osservarlo. Come dimostrano innumerevoli studi sembra sia necessario l'intervento di qualche fattore sconosciuto che perturbi la nube stellare in formazione causando le instabilità locali e promuovendo dunque il collasso gravitazionale. A tal proposito numerosi sono gli esempi di stelle le cui caratteristiche mostrano che si sono formate quasi contemporaneamente e un simultaneo collasso di nuclei densi indipendenti sarebbe un'incredibile coincidenza matematicamente impossibile.
Scientificamente è più ragionevole pensare che questo sia la conseguenza di una forza ben mirata che ha agito sulla nube causando il collasso e la successiva formazione stellare. In realtà la forza nasce dall'interno e non è visibile ne misurabile almeno con la tecnologia odierna. Ciò che come forza esterna agisce influenza i corpi stellari indirettamente come reazione alle potenze spirituali che dal centro del Sole si espandono in forma lenticolare nello spazio.
È ormai assodato inoltre che il processo di formazione stellare crea sempre un gruppo di oggetti più o meno intensamente legati dalla forza di gravità; gli attori di questo spettacolo per dare la "vita" devono avere un numero noto con una configurazione ben precisa. Se nel nostro sistema solare mancasse un solo pianeta o un solo satellite la vita come la conosciamo sulla terra non esisterebbe affatto o sarebbe completamente diversa da come è ora. Si può sempre affermare con la solita logica scientifica che il nostro Sistema Solare ed insieme ad esso la Via Lattea esistano per una serie di concidenze fortunate e che in miliardi e miliardi di altre galassie si può ricreare la vita solo con le stesse casualità fortuite... in verità ogni sistema solare con una stella posta al centro è nato e si evolverà per il risultato della "vita materiale", ciò che si differenzia è l'età del sistema stesso e da questa i tempi "chimici" per le evoluzioni che porteranno ad una massa materiale e alla successiva gravità.
Da notare che la velocità dei pianeti lungo la loro orbita non è per tutti uguale, varia in modo che il raggio vettore che congiunge il pianeta al Sole descriva aree uguali in tempi uguali. Infatti il rapporto tra i cubi della distanza media dal Sole e i quadrati dei tempi di rivoluzione è uguale per tutti i pianeti perchè tutti i pianeti esistono grazie a degli influssi proporzionati che dipartono tutti dallo stesso luogo e cioè il Sole. Tutti i corpi del Sistema Solare orbitano secondo queste leggi naturali compresi gli asteroidi e le comete.
E' fondamentale avere chiaro a questo punto che il nostro sistema solare è il risultato di operatività passate prettamente non fisiche. I vari quid atomici che hanno portato alla formazione dei pianeti derivano da processi non materiali ognuno differente dall'altro. Questi stimoli ad un certo punto della loro evoluzione sono divenuti materiali. Inizialmente il primo impatto nella fisicità che conosciamo era semplice calore, successivamente quel calore è divenuto pulviscolo e solo eoni dopo lo stimolo spirituale è stato compresso nella materia solida. Tutti i pianeti hanno una conformazione fisica differente a seconda degli stimoli spirituali ad essi pervenuti. La nostra Terra, Giove, Saturno sono fatti di materia completamente differente tra loro perche differenti sono le forze che agivano e agiscono in essi.

Nella fase del collasso gravitazionali il Sole era molto più grande di come è adesso e man mano che il tempo passava si rimpicciliva rilasciando nelle varie orbite i vari pianeti compresa la nostra Terra. I miti del Sole come Dio assoluto di crezione riguardano prioprio questa antica verità; chiamato Ahura Mazdao da Zarathustra, Osiride agli egizi, Vishvakarman dall'induismo, il Sole è sempre stato adorato come fonte di vita.
Si provi a riflettere sul perché il lupo si nutri tutta una vita di carne di agnello senza mai diventare lui stesso agnello... la nostra biologia ci dimostra che ogni tot anni ogni organismo si ricostruisce completamente, perché quindi il lupo non diventa agnello tenuto conto che gli atomi che compongono il lupo sono gli stessi della carne di cui è fatto l'agnello? La risposta è molto semplice e logica; perché gli influssi che creano la biologia del lupo e quella dell'agnello anche se utilizzano lo stesso materiale atomico sono differenti e di conseguenza gli organismi che vanno a formarsi hanno caratteristiche differenti. Tale influsso spirituale è continuativo e dura per tutta la vita organica e anche se il lupo mangia sempre e solo la pecora tutti i giorni lo "stimolo eterico" che crea il corpo organico del lupo fa in maniera di far esistere il lupo continuamente. Cosi avviene per il nostro sistema solare e in tutti i sistemi solari dell'universo; ogni pianeta ha delle proprie caratteristiche anche osservabili e misurabili perchè gli influssi che sono andati a crearli sono differenti tra loro come ad occhio sono differenti i "corpi" dei pianeti stessi. Quindi nel regno animale come nel regno umano esiste un universo invisibile non materiale il quale gestisce ed ordina la "conformazione materiale". Tutto ciò che è osservabile ha origine dall'immateriale altrimenti non potrebbe esistere nelle diverse variazioni atomiche. I pianeti cosi costiutiti influenzano spiritualmente ciò che esiste sulla terra dando vita alle molteplici differenziazioni fisiche che possiamo osservare.
Dall'antica Alchimia si associano tipologie di minerale ai vari pianeti perché determinati materiali vengono creati qui sulla terra da influssi che derivano da ben precisi pianeti; la sostanza che noi chiamiamo piombo è creata grazie all'influsso di Saturno, lo stagno da Giove, il ferro da Marte, il rame da Venere. Nel caso di Mercurio la sua attività è talmente unfluente sulla terra tenuto conto della sua vicinanza (e della conseguente area di influsso) che il materiale minerale che grazie ad esso si forma sulla terra ha il suo stesso nome, il mercurio.
l'importanza occulta dell'oro, nonchè quella inconsciamente emotiva a cui oggi tutta l'umanità è soggetta senza saperlo, dipende dal fatto che questo minerale è l'unico che viene creato sotto la diretta influenza del Sole e non di riflesso dai pianeti come nel caso delle altre sostanze minerali. Per questa ragione l'oro per molti aspetti, non tutti attualmente logicamente inquadrati a livello di coscienza, è qualcosa di diverso rispetto agli altri minerali/metalli. Lo stesso vale per l'argento il quale è un prodotto formatasi sulla terra da influssi prettamente lunari.
Le varie molteplicità e differenziazioni di specie del regno animale e vegetale dipendono sempre dagli influssi dei vari cieli dei pianeti. Darwin ha effettivamente constatato le mobilità organiche delle forme animali e come queste vengano elaborate e modificate da forme basi fondamentali. Ciò che pero non si è constatato è che queste differenziazione non provengono dalla specie stessa ma dallo spazio esterno, dai vari pianeti che costituiscono il nostro sistema solare. Lo stesso avviene per l'uomo, la differenziazione in razze, in caratteri, in atteggiamenti, in indole etc.
Nel regno vegetale tale influenza è visibile sulla crescita delle varie specie di piante, ogni evoluzione vegetativa, compresa quella dell'infiorescenza segue l'orbita del pianeta di appartenenza, è cosi che nel regno vegetale esistono varie e differenziate disposizioni di internodi, di infiorescenze e di periodi specifici di fioriture e maturazioni. Tale sviluppo vegetativo è l'immagine riflessa del movimento del pianeta di appartenenza visibile oltre che nella posizione spiraliforme o no degli internodi sul fusto anche nella forma delle radici e nella disposizione e morfologia fogliare.
Nel regno minerale, nel regno vegetale, nel regno animale e in quello della razza umana le tipologie base di specie successivamente differenziate sono sempre nel numero di 7 che è il numero dei pianeti che continuamente influenzano la terra.
Regno minerale;
Silicati, Carbonati, Solfati, Alogenuri, Ossidi e idrossidi, Solfuri, Fosfati
Regno vegetale;
Alberi, Arbusti/Cespugli, Erbe, Rampicanti, Grasse, Felci, Muschi
Regno animale;
Mammiferi, Pesci, Anfibi, Uccelli, Rettili, Cefalopodi, Insetti
Uomo;
Razza Caucasica, Orientale, Nera, Asiatica, Indiana, Aborigena, Americana
Da sottolineare come per le scienze occulte i pianeti siano 7; Venere, Marte, Mercurio, Giove, Saturno, Urano e Nettuno mentre Plutone è un corpo celeste che si è avvicinato solo in un secondo momento al nostro sistema solare e per questo il suo influsso è limitato ed è stato assente nel passato creazionistico. Da notare l'orbita particolarmente eccentrica di Plutone diversa da tutte le altre, posta a cavallo dell'orbita di Nettuno sembra chiudere "trasversalmente" il Sistema Solare.
Ciò dimostra come la realtà fisica sia interconnessa con una realtà immateriale ancora tutta da scoprire. Le differenziazioni planetraie sono una prova inconfutabile di come la natura arrivi ad un risultato organico vitale utilizzando una serie di influssi eterici che creano combinazioni che portano alla materia ed alla successiva vita organica. A noi gli eventi che modificano i corpi spaziali ci appaiono come reazioni chimiche ma in realtà la fase osservabile è solo un punto di arrivo causato da influssi che risiedono in un luogo che non ha coordinate spaziali ma in cui si creano gli "stampi" per ciò che di materiale e fisico esiste nel vuoto dello spazio.
“Fra i molti e diversi studi delle lettere e delle arti, di cui si nutrono le menti degli uomini, stimo si debbano coltivare soprattutto, applicandovisi con grande passione, quelli che concernono le cose più belle e più degne di essere conosciute. E tali sono quelli che trattano delle divine rivoluzioni del mondo e del corso delle stelle, delle grandezze, delle distanze, del sorgere e del tramontare e delle cause degli altri fenomeni celesti, e che, alla fine, ne spiegano l'ordinamento. In mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a torto alcuni lo chiamano lampada del mondo, altri mente, altri reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano intorno.”
(Copernico)