Post Vitae

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La morte e la cessazione di tutte quelle funzioni biologiche vitali che definiscono gli organismi viventi. Essa si riferisce, oltre che ad un evento specifico, anche ad una condizione.

Con la morte termina l'esistenza materiale di un essere vivente, ma che succede dopo? Il nulla? Un sonno con o senza sogni? O, come ci indicano tutte le religioni, filosofie e dottrine del mondo moderno ed antico, e solo un cambiamento di stato esistenziale? E se questo e vero, in che maniera continueremo la nostra esistenza? Con quale coscienza personale continueremo ad essere consapevoli di noi stessi dopo la morte fisica?

Chi chiede che gli si dimostri l'esistenza dell'aldila esige delle prove strettamente collegate ai sensi e all'intelletto. Si chiede quindi di dimostrare un qualcosa di impercettibile ai sensi umani tramite i sensi stessi. Essere consapevole dell'esistenza di un mondo spirituale che si interpenetra in questo materiale tramite un'esperimento scientifico e come dimostrare che esiste la forza di gravita sul pianeta terra perche gli oggetti sopra di esso vengono spinti  verso il centro del corpo celeste, ed infatti cosi è.  Solo che le leggi fisiche a cui noi siamo abituati non hanno piu valore se il riferimento e il pianeta stesso; cioe dimostro che esiste la forza di gravita in natura ma non posso descrivere tale forza se prendiamo in considerazione non piu la mela di Newston ma il pianeta stesso. Coma fa la terra a reggersi nello spazio se esiste la gravita? Cosa la sorregge?

Questo esempio e molto eloquente e riguarda la fatidica domanda se esiste un aldila; non si puo dimostare questo utilizzando leggi ed osservazioni che noi viviamo e percepiamo nel nostro piccolo perche ad eventuali livelli superiori esistenziali diversi da questo non hanno nessun valore. Se quindi descriviamo verita sprituali tramite i sensi non sappiamo spiegarci come la forza di gravita non agisce su un pianeta ma agisce sugli oggetti posto su di esso.

Se invece con la logica scientifica, utilizzata da secoli da illustri rivoluzionari scientifici, dimostriamo verita universali scopriamo che le verita si sostengono l'una con l'altra e a quel punto so perche la gravita spinge gli oggetti verso il centro di un pianeta e perche tale forza sorregge nello spazio il pianeta stesso.

Ogni uomo puo descrivere il suo aldila anche in base alle proprie esperienze immagazzinate dalla nascita e strettamente legate alle ideologie religiose del proprio ambiente di crescita ed alle persone che ne hanno fatto parte. Ma e sufficiente un solo punto di vista per una sana consapevolezza?

Se siamo atei, gnostici o fedeli religiosi comprendiamo che siamo nati, per esempio, cristiani e non mussulmani per pura casualita o per un volere divino superiore, ma in entrambe le circostanze possiamo considerare l'idea che potevamo nascere con una cognizione spirituale completamente diversa da quella che abbiamo ora: in una famiglia mussulmana anziche cristiana, in un ambiente religioso anziche ateo e/o in un luogo diverso da dove siamo ora.



La coscienza collettiva, da sempre, ci priva delle nostre facolta indipendenti di ragionamento; prima di indagare su un enigma antico e recondito come quello della morte dobbiamo svincolarci dalle nostre credenze affermate nel nostro io interiore, solo per una questione "logistica". Andare oltre le ideologie con cui si e cresciuti e fondamentale per avere una visione totale e spersonalizzata su un appuntamento con il destino piu o meno imminente che nessun uomo puo rimandare .

Non si consiglia in questa sede, con queste parole, di allontanarsi dalla propria fede religiosa, oggi qualita rara per una reale crescita spirituale dell'individuo; si suggerisce altresi uno studio approfondito sull'argomento prendendo in considerazione altre campane religiose, filosofiche ed anche soprattutto scientifiche. Questo atteggiamento aperto non puo far altro che solidificare e consolidare il proprio rapporto con il divino, qualunque religione o credo attualmente si professi.

Nell'ultimo secolo la scienza ci e venuta d'aiuto dimostrando come la paura dell'oblio possa trasformarsi in una consapevolezza solida di come l'essenza dell'uomo non si fermi al semplice corpo fisico, ma proceda ben oltre i limiti a cui siamo abituati a pensare. Lo scopo di questo sito e raccogliere queste prove ed inquadrarle in un contesto preciso; quello appunto di una esistenza umana che non si ferma a tutti gli effetti dopo la fine del corpo fisico.

Nel mondo si e stimato che i "credenti" appartenenti ognuno alla propria religione, siano circa 5 miliardi e sembra che ogni anno circa 30 milioni di persone vanno ad aggiungersi a questo numero.

Tenendo conto che siamo circa 7 miliardi, possiamo affermare che la maggior parte delle persone credono o hanno fiducia in qualcosa di ultraterreno che probabilmente ci assiste, ci protegge e che ci dara la possibilita di esistere cognitivamente dopo la morte organica.

Troppe poche persone oggi hanno il coraggio di chiedersi: cosa c'e dopo?
Probabilmente la risposta e: questo e il dopo, una piccola parentesi di qualche anno...

bisogna solo cercare di capire perche non ci ricordiamo lucidamente di cio che eravamo prima e se per proseguire il viaggio, prima di ritornare spontaneamente e naturalmente da dove siamo venuti, serve ricordarlo o almeno intuirlo.

"La vita e la morte confluiscono in uno e non c'e ne evoluzione ne destino, soltanto essere."
(Albert Einstein)
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